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Pubblicato inGenitori

Appendicite nei bambini: gestirla in modo urgente

L’appendicite nei bambini si presenta con sintomi molto vaghi. Insieme agli specialisti del Centro Medico Santagostino, vediamo come riconoscerli subito e quali sono le modalità di intervento.

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L’appendicite è una dolorosa infiammazione dell’appendice, una piccola sporgenza dell’intestino crasso, situata dove quest’ultimo si congiunge con l’intestino tenue. Anche se non si tratta di un organo fondamentale, l’appendice ha un ruolo di secondo piano nel funzionamento del sistema immunitario. 

L’appendicite nei bambini inizia di solito con un calo di appetito e un vago mal di pancia, che tende ad aumentare con il passare delle ore fino a rendere necessario, in alcuni casi, l’intervento del pronto soccorso e il ricovero ospedaliero. Insieme ad Andrea Costantino, Gastroenterologo del Centro Medico Santagostino, capiamo quali sono i sintomi e le cause dell’appendicite nei bambini e come trattare questo problema qualora dovesse insorgere. 

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I sintomi dell’appendicite nei bambini

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Iniziamo con il rispondere alla domanda che molti genitori si fanno: come capire se è appendicite nei bambini? A quali sintomi dobbiamo prestare attenzione? 

Solitamente l’appendicite si presenta con questa sintomatologia: si inizia con un calo dell’appetito e un fastidio localizzato attorno all’ombelico. Spesso, dopo 24 ore dall’esordio di questi sintomi, il dolore si sposta nella parte inferiore destra dell’addome e viene esacerbato dal movimento: se si cammina o si sposta la posizione nel letto, peggiora. Dopo l’insorgenza di queste problematiche, possono manifestarsi vomito e febbre. Quest’ultima si verifica comunemente da 24 a 48 ore dopo la comparsa dei sintomi sopracitati.

Nei casi gravi, ci possono essere anche segni di irritazione peritoneale generalizzata. La durata dei sintomi può variare dalle 12 ore fino a qualche giorno. 

A che età si infiamma di solito l’appendice?

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Sebbene i sintomi dell’appendicite si verifichino spesso nei bambini e adolescenti in età scolare, l’infiammazione è complessivamente meno comune nei pazienti pediatrici rispetto agli adulti. L’appendicite si manifesta prevalentemente tra l’adolescenza e i 30 anni, anche se è può insorgere a qualsiasi età. Sotto i cinque anni, è molto rara. 

Appendicite e neonati: quanto è frequente?

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L’appendicite nei neonati è rara. La bassa frequenza di appendicite in questa fascia di età è attribuita a differenze anatomiche nell’appendice (più a forma di imbuto rispetto che a forma tubolare), alla dieta leggera del neonato, alla rarità degli episodi di diarrea. 

Di contro però la mortalità per appendicite neonatale è più alta perché riflette la difficoltà di stabilire la diagnosi prima che si sviluppi la malattia avanzata, con perforazione e sepsi. Per quanto riguarda i sintomi, gli studi scientifici indicano che la distensione addominale, il vomito e la riduzione della nutrizione sono i segni più comunemente riportati nei neonati. 

C’è un test specifico che si può fare?

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Nonostante i suoi limiti, un esame della cavità addominale affidabile è essenziale per diagnosticare l’appendicite e richiede che il bambino sia tranquillo e collaborativo. Questi test di laboratorio sono in genere eseguiti nei bambini nei quali si sospetti un’appendicite, anche allo scopo di escludere altre cause di dolore addominale, e comprendono:

  • conta dei globuli bianchi (WBC)
  • proteina C-reattiva (PCR)
  • analisi delle urine (per escludere un’infezione delle vie urinarie)
  • test di gravidanza sulle urine nelle femmine in età post menarca (per escludere una gravidanza extra-uterina).

Un esame diagnostico molto accurato è l’ecografia dell’addome o delle anse intestinali che permette di vedere se sono presenti dei segni ecografici di infiammazione dell’appendice.

Quali sono le cause dell’appendicite nei bambini?

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Nella maggior parte dei casi, l’appendicite è causata da un’ostruzione del lume appendicolare. I responsabili della malattia potrebbero essere le feci, il cibo non digerito, altro materiale estraneo o una torsione dell’organo stesso. Nel corso dell’appendicite, si verifica la dilatazione del lume appendicolare e le sue pareti si ispessiscono: la barriera mucosa si rompe e viene invasa dai batteri. 

Se l’infiammazione della parete dell’appendice provoca peritonite, si ha dolore addominale diffuso e l’addome diventa teso e duro. La perforazione si verifica raramente nelle prime 12 ore dall’insorgenza dei sintomi, ma è più probabile con il passare del tempo, diventando comune dopo 72 ore, sviluppandosi se l’infezione non è contenuta. Raramente, l’appendicite nei bambini deriva da altre condizioni come la malattia di Crohn, il tumore carcinoide appendicolare o la fibrosi cistica

C’è una dieta particolare da seguire in caso di infiammazione?

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Il supporto per la nutrizione parenterale (ovvero la somministrazione di cibo in vena) di solito non è necessario nei bambini con appendicite avanzata. È indicato, invece, per bambini precedentemente sani che non sono in grado di mangiare dopo una settimana. I pazienti che arrivano in ospedale già malnutriti dovrebbero iniziare la nutrizione in vena entro 48-72 ore dopo l’intervento chirurgico. 

Come si cura l’appendicite?

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In genere, la cura per l’appendicite è la rimozione chirurgica. La rimozione tempestiva di un’appendice infiammata impedisce la perforazione con peritonite ed è quindi curativa. L’appendicectomia tempestiva è stata ed è l’approccio standard da molti anni. 

Questa tecnica consente anche l’esame patologico diretto dell’appendice e la diagnosi di eventuali altre patologie. Si tratta una procedura sicura nei bambini, che sviluppano meno complicanze rispetto agli adulti. 

Nonostante l’intervento chirurgico sia la terapia standard, alcuni studi suggeriscono che la gestione non operativa in pazienti selezionati può avere successo. A seconda della preferenza del medico, un trattamento non chirurgico dell’appendicite può essere un’opzione, se questa è diagnosticata in uno stadio precoce e non ci sono complicanze.

I protocolli antibiotici variano molto. In genere includono 1-2 giorni di terapia endovenosa ad ampio spettro fino a quando si verifica la risoluzione dei sintomi e la normalizzazione della conta dei globuli bianchi, seguita da una terapia con antibiotici per via orale in ambulatorio. 

I risultati iniziali di alcuni studi indicano potenziali benefici per bambini selezionati che presentano un’appendicite acuta non complicata. Tuttavia sono necessari ulteriori studi per fornire una guida su quali bambini dovrebbero essere sottoposti ad appendicectomia o a terapia antibiotica.

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Quando si arriva all’operazione per l’appendicite nei bambini?

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Il trattamento principale per l’appendicite è un intervento chirurgico per rimuovere l’appendice. Questo intervento può essere eseguito in due modi:

  • chirurgia aperta: il medico esegue un taglio nella pancia vicino all’appendice, quindi rimuove l’appendice.
  • chirurgia laparoscopica: è una tecnica poco invasiva. Il medico esegue piccoli tagli sulla pancia attraverso cui inserisce degli strumenti lunghi e sottili. Uno degli strumenti è dotato di una lente all’estremità, il laparoscopio, che invia immagini a uno schermo. Il medico può così monitorare l’immagine per sapere dove intervenire e cosa rimuovere.

Se l’appendice del bambino è perforata, il medico esegue un intervento chirurgico per rimuoverla. Durante l’intervento, pulirà anche l’area circostante per lavare via il materiale fuoriuscito dall’appendice perforata. 

Questo intervento può essere complicato. Se sono trascorsi più di pochi giorni dalla perforazione dell’appendice, a volte il corpo forma un muro (piastrone) all’interno della pancia, per bloccare l’area che è stata infettata quando l’appendice è scoppiata. In casi come questi, il medico prima somministra gli antibiotici al bambino

Il chirurgo procede a togliere l’appendice quando gli antibiotici hanno migliorato le condizioni di salute del paziente. Questo trattamento viene solitamente eseguito contemporaneamente a un test di imaging, in modo che il medico possa vedere dove va posizionato l’ago. Dopo il trattamento dell’infezione da parte del medico, potrebbe essere raccomandato un intervento chirurgico.

Dopo l’intervento per appendicite ci sono delle precauzioni particolari da seguire?

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I bambini devono prendere gli antibiotici dopo l’appendicectomia fino a quando non riescono a seguire una dieta regolare e non hanno febbre. Per i piccoli pazienti che hanno ancora la febbre si prescrivono studi di diagnostica per immagini per escludere la presenza di complicanze. Lo stesso accade se non sono in grado di tollerare una dieta regolare da cinque a sette giorni dopo l’intervento chirurgico, o hanno altre difficoltà.

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